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NELLA NOTTE DI HALLOWEEN MORÌ IL GRANDE MAGO HOUDINI

Era il 31 ottobre 1926, la vigilia di Ognissanti, la notte in cui, secondo la tradizione di alcuni paesi, gli spiriti dei defunti tornano sulla terra, e in cui morì il più grande Mago di tutti i tempi: Harry Houdini.
Possiamo indagare sul perché ancora oggi, a distanza di oltre un secolo, Houdini sia considerato sinomino di grande abilità nelle arti prestigiatorie. In realtà già all'epoca veniva considerato  l’uomo delle evasioni, dal momento che riusciva a fuggire da qualsiasi posto fosse stato rinchiuso, liberandosi  da corde, catene e camicie di forza. 

Pseudonimo di Ehrich Weisz, Houdini era nato a Budapest, in Ungheria, nel 1874 e - come scrive Raffaele De Ritis in "Illusionismi, settemila anni di teatro, scienza e religione": "l'unica forma di visualità stava nella liturgica e masochistica preparazione del corpo dell'artista [...] In pratica non c'era niente da vedere: l'esibizione in sé non era mai mostrata, ma il pubblico tratteneva la suspence anche per mezz'ora, mentre l'orchestra suonava, prima di vedere il piccolo emigrante ebreo riemergere" [dai suoi numeri in cui veniva incatenato e gettato nell'acqua di qualche fiume].

Attorno agli anni 1920, Houdini svelò alcuni dei suoi trucchi:  lucchetti e manette, almeno a quei tempi, non erano impenetrabili, e venivano facilmente forzati con l’aiuto di stringhe di scarpe, di chiavi o bastoncini opportunamente nascosti. Quando veniva legato da corde o con camicie di forza, gonfiava prima il torace in modo poi  da avere lo spazio per divincolarsi. Era comunqe un abile comunicatore verso le folle, sviluppando durante gli anni "un elemento decisivo del suo successo. - continua De Ritis - La sfida  pubblicitaria in ambienti diversi dal teatro. È il primo a mettere le manette nel loro vero contesto, quelle dei commissariati di polizia. [...]
Altra moda del tempo che l'artista intuisce è quella della criminologia: è in questi anni che la polizia sviluppa le tecnologie della contenzione e le grandi carceri di sicurezza, e prende forma una vasta letteratura sul tema".

La sua morte a Detroit il 31 ottobre 1926, alle 13.26, prima della notte di Halloween, colse tutti di sopresa. Molti rimasero convinti per anni che sarebbe tornato alla vita dopo la  morte. Compresa la moglie Bess, che con lui fece un patto. Qualora possibile l'avrebbe contattata dall’Aldilà con un messaggio in codice: Rosabelle, believe. Se c’era un modo per tornare indietro lui lo avrebbe trovato, le aveva detto. E fino al 1936, ogni notte del 31 ottobre Bess tenne una seduta spiritica per verificare il patto ma stando a quanto raccontò, lo spirito del marito non si presentò mai.

Di seguito un video con alcuni filmati  e foto inedite


(Neophytos)

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